Saturday 13 June 2009

It's life

La vida a veces tiene cosas tan absurdas que llegados a este punto yo ya no se si reir o llorar.

Thursday 11 June 2009

Un poema de Sam Shepard, incluído en "Crónicas de Motel", de 1982

Un poema de Sam Shepard.

Si todavía rondaras por aquí
Te atraparía
Te sacudiría por las rodillas
Te soplaría aire caliente en ambas orejas

Tú, que podías escribir como una Pantera
Todo lo que se te metiera en las venas
Qué clase de verde sangre
Te arrastró a tu destino

Si todavía rondaras por aquí
Te desgarraría hasta meterme en tu miedo
Te lo arrancaría
Para que colgara como un pellejo
Como jirones de miedo

Te daría la vuelta
Te pondría de cara al viento
Doblaría tu espalda sobre mi rodilla
Masticaría tu nuca
Hasta que abrieras tu boca a esta vida

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Intenso, potente, deja sin aliento.
Este hombre es grandioso como dramaturgo y como cronista.

ANI I LOVE YOU

i know men are delicate
origami creatures
who need women to unfold them
hold them when they cry
but i am tired of being your savior
and i am tired of telling you why


Ani di Franco, Origami


Cause someday you might find you're starving
and eating all of the words that you said……..


32 flavours


and i don't think war is noble
and i don't like to think that love is like war
but i got a big hot cherry bomb, and i want to slip it through the mail slot
of your front door


Independence day


you crawled into my bed that night
like some sort of giant insect
and i found myself spellbound
at the sight of you,
{...}
and i held you there, thinking-
i would offer you my pulse
if i thought it would be useful
i would give you my breath,
except, the problem with death...


Pulse



Tornare a casa.
Sedermi.
Accorgermi che il cuore pesa meno.
Prendere il coraggio tra le mani e dire le cose come stanno. La verità.
Perché sono stufa di giocare a un gioco che non é il mio, basato sull’incapacità di essere chiari, sulla paura delle risposte altrui.
Io non sono tutto questo, non fa per me.
No, grazie.
Io sono cristallina, non temo le conseguenze delle mie azioni, preferisco il rifiuto al dubbio.
Non ho voglia di mangiarmi le unghie pensando che se fossi stata piú chiara le cose avrebbero potuto funzionare in maniera diversa.
Non voglio rimpianti. E sono stufa di darmi la colpa per ogni stupida storia andata male.
Sono stufa di essere la vincitrice di ogni battaglia, ma cagarmi addosso quando mi guardi cosí.
Perché la donna che sono diventata é forte, non ha paura di dire nulla a nessuno, ha la lingua ben depilata. È felice di aver perso, se sa di aver dato tutta se stessa. Sa accettare di non essere sempre la migliore.

Si, una donna forte, che brilla in tutto, tranne in amore, merda. Che diventa stupida ed insicura, incapace di tirar fuori questo meraviglioso mondo che ha creato dentro di sé.

La guerra más absurda del mundo.



Estoy harta. Harta de convertir mis relaciones en un campo de batalla. Harta de que mi habitación sea la trinchera desde donde disparo las balas que nunca fallan. Harta de que mi ropa no deje de sangrar. Se cierra una herida para dar paso a la siguiente...Mi sentidos anulados. Sólo espacio para la defensa y el ataque.

¿El día que todo empezó? ¿El día que tú y yo pasamos de estar unidos a ser enemigos?...No lo se. ¡Pero que importa! Es absurdo, totalmente absurdo.

Al final de la historia, lo mismo de siempre: El parte de guerra donde ninguno saldrá ileso. Da igual que las portadas de los periodicos anuncien a un ganador. Da igual lo que sientan nuestros amigos. Las heridas serán para ambos bandos y la cura será necesaria para encontrar la paz. Lo malo es que la cura necesita tiempo. Y no nos sobra.

Por mi nos damos una tregua. Necesito respirar.


La foto realizada con mi cámara a un cuadro de Banksy.

Wednesday 10 June 2009

Non ti capisco.

Seduta. Sono at The Counter. Seduta. Penso. Scrivo. Respiro forte, a volte neppure me ne rendo conto. A volte, le persone intorno a me si girano preoccupate. Sospiri d'ansia che tormentano i passanti che brevemente incrociano il mio sguardo. Bevo caffe', non dovrei, sono talmente nervosa che potrei esplodere. Nervosa. Gilipollas. Ho un macigno sul cuore, mi pesa l'esistenza. Mi uccide pensare che un'altra volta sto nuotando nello stesso stagno, che mi sono volontariamente gettata nell'acqua rancida di sempre.
Ci mettero' un po' a togliermene l'odore di dosso, adesso. Se solo volessi togliermene l'odore!! Perche'non voglio, realmente; perche' questa puzza di marcio mi ricorda di noi due, mi fa credere che qualcosa potrebbe ancora succedere, che non sono state parole dette senza intenzione, che dietro l'incapacita' di aprirci c'e' un reale e tangibile interesse.

Illusa.

Fifona.

Cogliona.

M'aggrappo alle parole, come sempre. Le afferro e le stringo forte, talmente forte che cambiano di significato, perdono consistenza, sudano, si sciolgono, apro la mano e sono scomparse. Rimane una patina burrosa sul mio palmo stanco, sul mio palmo pieno di tagli e cicatrici.
La patina, altro segno della tua presenza. Mi ricorda il tuo odore. Il tuo odore che, cazzo, non riesco a dimenticare.
Ho fatto la doccia tre volte, ieri. Tre volte, ma tu persisti sul mio corpo. Ho messo crema, deodorante, profumo. L'odore del tuo sperma mescolato al tuo sudore ha creato un'essenza appicicosa che mi e' filtrata tra i pori della pelle. Non me ne riesco a liberare.
Ora mi alzero', puzzando di te, hijo de puta, andro' a casa e mi faro' un'altra doccia. Se non funzionera', se non riusciro' a togliermi il tuo odore di dosso, mi scortichero' uno strato di pelle. Non importa se fara' male: il tuo ricordo e' troppo pesante per continuare a portarlo con me.

Alda Merini

Amai teneramente dei dolcissimi amanti
senza che essi sapessero mai nulla.
E su questi intessei tele di ragno
e fui preda della mia stessa materia.
In me l'anima c'era della meretrice
della santa sanguinaria e dell'ipocrita.
Molti diedero al mio modo di vivere un nome
e fui soltanto una isterica.

CUANDO OTRO CHICO PISÓ EN MI VIDA..

Estoy harta de ver siempre la misma peli.
Es como ir al cine y pagar el billete sin ni tener que leer la programación. Ya sé lo que hay. Y no obstante, sigo yendo todas las veces; y pago el tren para llegar allí, y pago la entrada. Pago aun sabiendo lo que me espera; pago para oir las mismas palabras, para ver las mismas escenas. Me lo sé todo de memoria. Conozco perfectamente la espera inútil, el enésimo paso falso, la palabra que no tenía que escribir. Conozco la introducción, el núcleo y el desenlace; mi valentía del principio y mi acojono del después. Hasta me conozco el préciso instante en el que la llama muere. Joder, lo puedo prever con tanta claridad que me asusto. Sé que si me moveré de una determinada manera mandaré todo a la mierda. Lo sé, coño. Pero no puedo evitarlo. Y consciente del futuro, de mi próxima y cercana derrota, me lanzo a la guerra.
Que caos en mi cabeza, que martirio de emociones y sentimientos.

SUNSHINE

RED LINE..


Che voglia di prendere a calci la mia vita, di sputarci sopra.

Vorrei che qualcuno mi spaccasse la faccia, sono curiosa di sapere se sarebbe possibile sentire un maggiore dolore.

Anche oggi, prima di uscire, mi sono mascherata. Avevo voglia di convincere il mondo che vale la pena perdere del tempo con me.
Ce l'ho fatta, ho attirato l'attenzione di tutti, come sempre. Tutto bene, a parte un piccolo, infinitesimale dettaglio:
nessuna traccia di te.

L'unica persona che avrebbe dovuto fare capolino nella mia vita, ha anche oggi deciso di rimanere nel suo guscio e dimenticarsi di me.




Ho sbagliato tutto, un'altra volta.
Un altro giorno se ne e' andato, stando talmente male da non poter muovere un dito.
Fumo il mio sigaro,
seduta,
scrivo,
mi alzo,
dipingo un po',
mi siedo,
scrivo.
Sputo malessere.
Per non soffocare.

PIC BY ANDREA BALDUCCI FROMhttp://www.flickr.com/photos/bubaldu (starring Marcello Selo : http://www.myspace.com/dustinsidesante)

Goodbye

So we must say Goodbye, my darling,
And go, as lovers go, for ever;
Tonight remains, to pack and fix on labels
And make an end of lying down together.

Alun Lewis
La musica che non ricordavo di avere.
La pittura sui piedi.
La lettera di mio fratello.
L'odore dei miei sigari.
Una fisarmonica per strada.
Il messagio non aspettato.
Capire che ho sbagliato.

La vita fa troppo male a volte,
ma credo d'essere un'anima salva.

IPERTENSIONE POLMONARE

Angoscia.
Inaspettata.
Uno sparo nel petto.
Una pallottola
mi s'e' conficcata
nell'atrio sinistro del cuore.
Uno sparo.
Tu.
E il sangue venoso
si mescola con l'arterioso.
E non respiro.
Tu.
La mia ipertensione polmonare.
Datemi un anticoagulante,
per favore.

Monday 8 June 2009

columna rota



Frida Kahlo, THE BROKEN COLUMN

Di nuovo,
mi sento ferita.
Mi sento come questa
Frida:
spina dorsale frantumata.
Cuore di cerbiatta,
con frecce.
Annichilita al suolo.
Per una parola
non scritta,
per un suono
non ascoltato.

THE MESSAGE

Chunks
Of dangling women,
Girdled and sorted.
Women screaming taut,
Frightened, but unscathed.
Women grew up
In castles hanging in illusion,
Women whose glee
Is framed in coloured wood.
Heaps of cotton
Torturing themselves.
Will recovery exist
After these sharp weapons?

you are leaving tomorrow....

Te na vai e mi metto uno strato di nylon addosso. Trasparente, ma pesante. Affinche' tutti mi vedano, ma nessuno possa leggermi. Tu te ne vai ed io mi chiudo. Come una lumaca nel suo guscio, come un orso nella sua tana. Te ne vai e non voglio il mondo intorno a me. Rimango dentro di me.